Paco Andorra
Un impermeabile stazzonato
03/06/2009 14:13
E' vivo, ma non lotta con noi. Quel gran bastardo dell'Alzheimer glielo impedisce. Il colpevole è noto agli spettatori, ma stavolta non arriverà il tenente Colombo a incastrarlo. Nella sua più riuscita interpretazione, Peter Falk amava farsi passare per bamba travestito da poliziotto. Giungeva sul luogo del delitto con l'aria di chi vi capitasse per caso, sempre in bilico tra il perdere il filo del discorso e il non sapere quale domanda porre. Gli sceneggiatori gli servivano fior di copioni, ma la faccia con l'occhio di vetro ce la metteva lui. L'andatura da distratto cronico, le divagazioni da ometto così così, la malizia del candido costretto a tampinare mascalzoni che si pretendevano innocenti agli occhi del mondo, di tutto il mondo fuorché Colombo, e ai quali faceva credere fino all'ultimo che l'avrebbero scapolata, perché, insomma, mica i geni del crimine capitolano di fronte a un detective con l'impermeabile stazzonato, e che blatera costantemente di una moglie invisibile e senza nome, ce le metteva lui. Li abbiamo visti centomila volte, i suoi telefilm, in pomeriggi probabilmente dedicabili a cose migliori, ma alla fine le cose migliori erano proprio le frasette innocue del tenente, il suo apparente non prendersi sul serio, il suo IQ himalayano camuffato da collinetta. Erano rassicuranti, farciti di un cartesianesimo per famiglie, con il leit-motiv dell'errore dell'assassino sempre svelato (il pezzettino di parmigiano sbocconcellato dall'omicida...), e spesso si vedevano i sospettati collaborare attivamente al proprio smascheramento, un po' per presunzione, un po' per divertirsi alle spalle dello sbirro ingenuo. Adesso che il grande caratterista è malato e non riconosce più le persone intorno a sé, qualche critico rifletterà sull'ingiustizia sottesa all'averlo imprigionato per decenni in un ruolo, che peraltro si era scelto, scavalcando un mostro sacro come Bing Crosby. No, non compiangiamo l'ottantunenne gigione: di attori schiavizzati dal personaggio ne abbiamo contati a bizzeffe, ma siamo sicuri che sia stata una reclusione intollerabile? Egoisticamente parlando, siamo lieti che Colombo ci abbia accompagnati con la stessa faccia per tanto tempo. Era così bravo che non lo hanno mai promosso. Speriamo solo che il bastardo che sta tormentando il vecchio Peter trovi un mastino altrettanto tosto che lo azzanni al più presto.
Un impermeabile stazzonato
03/06/2009 14:13
E' vivo, ma non lotta con noi. Quel gran bastardo dell'Alzheimer glielo impedisce. Il colpevole è noto agli spettatori, ma stavolta non arriverà il tenente Colombo a incastrarlo. Nella sua più riuscita interpretazione, Peter Falk amava farsi passare per bamba travestito da poliziotto. Giungeva sul luogo del delitto con l'aria di chi vi capitasse per caso, sempre in bilico tra il perdere il filo del discorso e il non sapere quale domanda porre. Gli sceneggiatori gli servivano fior di copioni, ma la faccia con l'occhio di vetro ce la metteva lui. L'andatura da distratto cronico, le divagazioni da ometto così così, la malizia del candido costretto a tampinare mascalzoni che si pretendevano innocenti agli occhi del mondo, di tutto il mondo fuorché Colombo, e ai quali faceva credere fino all'ultimo che l'avrebbero scapolata, perché, insomma, mica i geni del crimine capitolano di fronte a un detective con l'impermeabile stazzonato, e che blatera costantemente di una moglie invisibile e senza nome, ce le metteva lui. Li abbiamo visti centomila volte, i suoi telefilm, in pomeriggi probabilmente dedicabili a cose migliori, ma alla fine le cose migliori erano proprio le frasette innocue del tenente, il suo apparente non prendersi sul serio, il suo IQ himalayano camuffato da collinetta. Erano rassicuranti, farciti di un cartesianesimo per famiglie, con il leit-motiv dell'errore dell'assassino sempre svelato (il pezzettino di parmigiano sbocconcellato dall'omicida...), e spesso si vedevano i sospettati collaborare attivamente al proprio smascheramento, un po' per presunzione, un po' per divertirsi alle spalle dello sbirro ingenuo. Adesso che il grande caratterista è malato e non riconosce più le persone intorno a sé, qualche critico rifletterà sull'ingiustizia sottesa all'averlo imprigionato per decenni in un ruolo, che peraltro si era scelto, scavalcando un mostro sacro come Bing Crosby. No, non compiangiamo l'ottantunenne gigione: di attori schiavizzati dal personaggio ne abbiamo contati a bizzeffe, ma siamo sicuri che sia stata una reclusione intollerabile? Egoisticamente parlando, siamo lieti che Colombo ci abbia accompagnati con la stessa faccia per tanto tempo. Era così bravo che non lo hanno mai promosso. Speriamo solo che il bastardo che sta tormentando il vecchio Peter trovi un mastino altrettanto tosto che lo azzanni al più presto.
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