sabato 17 ottobre 2009

La Lingua italiana cambia.

Dal blog Il Giardino delle Esperidi. Post a cura di Aretusa
http://esperidi.blogspot.com/2009/10/la-lingua-italiana-cambia-parole-che.html

La lingua Italiana cambia: parole che vanno, parole che vengono



"La nebbia agli irti colli piovigginando sale e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar…"

La nostra bella lingua, così musicale, così elegante, così ricca di vocaboli sta morendo. L’allarme lo lancia lo Zingarelli segnalando, nell'edizione 2010, oltre 2800 parole da salvare. Voci come ciarpame, esimio, fronzolo, vaghezza, protervia, garrulo, fragranza, solerte, sapido, fulgore, così ricche di sfumature ed espressività, stanno finendo nel dimenticatoio per mancanza di originalità e ignoranza. Il loro uso, infatti è divenuto meno frequente perché i media privilegiano sinonimi più sbrigativi: profumo invece di fragranza, saporito invece di sapido, chiacchierone al posto di garrulo e via dicendo. Poca fantasia e pigrizia mentale contribuiscono all’appiattimento della nostra bella lingua.
C’è il rischio che un domani raccontando di uno “zotico che con roboante protervia arringa una garrula e vetusta signora”, il nostro interlocutore ci guardi come se parlassimo arabo.

Le domande aperte secondo la Zanichelli, casa edistrice della Zingarelli sono numerose.
Può fare a meno la nostra bella lingua di vocaboli affascinanti come ghirigoro? O beffardo? O Ghiribizzo? O l’onomatopeico ondivago? Dove finirà la buona creanza? E l'eloquio forbito? Lucio Battisti non potrebbe più cantare una “giornata uggiosa”. E come descrivere Zio Paperone meglio che con il termine taccagno? Sono parole che rendono il lessico più variopinto e più interessante, la lingua italiana più ricca e completa.
Ma lo Zingarelli 2010 guarda anche al nuovo italiano registrando oltre 1.200 nuove parole, in gran parte termini inglesi e provenienti dalla politica e dall’attualità. Entrano infatti la ormai famosa Social Card, i Pro Choice e i Pro Life ispirati dai dibattiti etici. L’acronimo, NIMBY “not in my back yard", tradotto "non nel giardino di casa mia".
Il Nerd, cioè il “secchione” Usa, imbranato, protagonista di libri e film. A proposito di secchioni c'è anche Ottista ossia lo studente che prende tutti otto; la lotta brasiliana Capoeira e la ginnastica Pump.
Ci sono anche dei nuovi modi di dire: una persona seducente è da Acchiappo specie se frequenta un ritrovo di Vipperia, dove si consuma Finger Food (cibo che si mangia con le mani). Traduttese è una traduzione troppo letterale e contorta. E ancora Instant messaging (scambio di messaggi in tempo reale attraverso la rete).
Il dizionario apre, anche alla famiglia omogenitoriale, formata da una coppia dello stesso sesso e figli, introducendo per o meno nella lingua italiana, l’adozione gay…
Non posso fare meno di essere rammaricata per questa trasformazione del nostro vocabolario, dietro ad ogni parola c’è la storia del nostro Paese, un passato in cui certi valori erano assoluti, dove "il bianco era bianco e il nero era il nero", e il relativismo non esisteva; in cui in famiglia c’erano una mamma e un papà e in cui noi bambini con i nostri grembiulini e il fiocco azzurro imparavamo l’italiano forbito e ad amare la nostra Patria.
Aretusa

3 commenti:

  1. Sarc, ci sono dei refusi dovuti all'impaginazione e al copiaincolla di Mary da word. POi un mio intervento grafico sulle immagini ha scompaginato ulteriormente la scrittura del testo. Ecco dove dovresti correggere:

    La frase "Il nostro interlocutore ci guarda come se...parlassimo in arabo". Inserendo il testo, al posto dei puntini, il finale "parlassimo in arabo" è finito in fondo al brano, dopo "NIMBY “not in my back yard".
    E dopo quella frase lì del Nimby, c'era anche la traduzione "non nel mio giardino".
    Alla fine del post c'è un "nero nero" di troppo.
    Ora Mary ha reimpostato il testo. Puoi copiaincollarlo correttamente? Grazie.
    Intervengo perchè so che questo dovrebbe essere un angolo culturale e questi svarioni non ci azzeccano. Ciao
    Nessie
    Nessie

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  2. Grazie Nessie
    ho provveduto
    ciao
    Marcello

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  3. Articolo correlato, come dice Luciano

    http://www.ilgiornale.it/cultura/la_cultura_non_e_solo_sinistra_ma_destra_non_vuole_capirlo/12-10-2009/articolo-id=390096-page=0-comments=1

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